“Il cane era tenuto in condizioni di maltrattamento”, così viene scritto nella denuncia.
E’ guerra tra L‘AIDA (Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente) e la velina di Striscia la Notizia, Giulia Calcaterra.
L’associazione ed Enrico Rizzi, coordinatore del Partito Animalista Europe, chiedono la sostituzione immediata della ragazza, con un’altra che possa essere un vero modello di cività e che abbia rispetto per gli animali.
L’AIDAA ha denunciato la velina Giulia Calcattera, e ora vi mettiamo il comunicato stampa che vi spiega un po’ quello che è successo.
“Io sottoscritto Lorenzo Croce nato a Rho il 23 aprile 1964 residente a Pregnana Milanese in qualità di presidente nazionale dell’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente con sede legale in via Roma 62 20010 Pregnana Milanese dove eleggo domicilio, mi rivolgo a codesta procura della repubblica presso il tribunale penale di Novara per esporre quanto segue. Da alcuni giorni su diversi siti online e su diverse pagine facebook (di cui si allegano tutti i link) si è accesa una discussione in merito ad alcune fotografie di un cane di razza rotwailler di proprietà della signorina Giulia Calcaterra nata a Magenta ma residente a Cerano in questa provincia. Da quanto si desume dalle fotografie tale cane era tenuto in condizioni di maltrattamento in violazione dell’articolo 544 del codice penale, non è dato capire a quando risalgono le fotografie ma sicuramente a non oltre tre anni orsono. Essendo la signorina Calcaterra personaggio pubblico, la tenuta di questo cane in violazione all’articolo 544 e 544 ter del codice penale ha fatto porre delle domande a molti amanti degli animali sulla sorte del medesimo cane. Da quanto si evince dalle stesse risposte presenti sulla pagina fb della signorina Calcaterra Giulia, non è affatto chiaro inoltre che fine abbia fatto predetto cane, in quanto la stessa sostiene in diversi post che il medesimo sia stato dato in adozione in quanto “era diventato ingestibile ed i genitori non erano più in grado di tenerlo”, successivamente il fidanzato invece sostiene che il cane “si trova libero nel giardino di Giulia”: Esistono poi dei sospetti sulla possibile morte del medesimo cane, sospetti che sono suffragati sempre da una serie di post contenuti sulle diverse pagine fb riferibili alla signorina di cui qui sotto si allegano i link di riferimento. Per questo motivo in relazione a quanto sopra esposto io sottoscritto Lorenzo Croce in qualità di presidente pro-tempore dell’Associazione Italiana Difesa Animali Ed Ambiente – AIDAA presento a codesta procura la richiesta di indagareal fine di verificare 1- lo stato di tenuta in maltrattamento del cane della signora Giulia Calcaterra e denuncia la suddetta per violazione dell’articolo 544 del codice penale (maltrattamento di animale) estendendo la denuncia di reato connesso alla persona che eventualmente ne era la titolare all’anagrafe canina 2- di verificare la veridicità delle dichiarazioni contenute in diversi post che sarebbero riferibili alla signorina Calcaterra ed al di lei fidanzato dove si sostengono differenti posizioni in merito all’attuale sistemazione del cane, compresa la possibilità che lo stesso sia morto e se eventualmente la sua morte sia da ascrivere ad una violazione dell’articolo 544 ter del codice penale. Chiedo altresi di essere sentito per fornire ulteriori informazioni delle quali potrei venire in possesso in merito al presente esposto-denuncia in fede lorenzo croce”.