L'ostaggio nelle mani del sequestratore si chiama Carmine Mormandi, 56 anni, da 30 impiegato all'Agenzia delle Entrate. L'uomo circa mezz'ora fa è riuscito a rassicurare la compagna Tetyana con un sms: "Sto bene", ha scritto.
Si valuta l'intervento dei corpi speciali del Gis di Livorno. All'interno degli uffici si vive al momento una situazione di stallo, con il sequestratore ancor insieme all'impiegato preso in ostaggio e a un maresciallo dei carabinieri. Nel frattempo curiosi i giornalisti sono stati fatti ulteriormente allontanare dall'entrata degli uffici.
L'assalitore ha riferito alle forze dell'ordine che gli hanno parlato di non voler fare del male a nessuno. L'uomo ha minacciato di uccidersi se non verrà accontentato nella sua richiesta di parlare con i giornalisti per raccontare la sua vicenda.
Tra i primi a fuggire dopo aver sentito gli spari c'è una donna di 34 anni che abita al piano superiore dell'ufficio. La signora ha preso con sè il figlio di appena 2 anni ed è uscita di corsa dallo stabile. Intanto sul posto sta arrivando anche il direttore dell'agenzia delle Entrate di Bergamo, Domenico Arena. Appena entrato l'uomo ha gridato "fuori tutti" per fare uscire i clienti.
Sarebbero pronti a intervenire gli uomini del Gis, le cosiddette teste di cuoio dei carabinieri che intervengono nei casi di pericolo estremo. Il loro blitz dovrà essere autorizzato dal magistrato di turno.
Un maresciallo dei carabinieri è entrato negli uffici per trattare con il sequestratore. Sono giunti anche i militari della Gdf mentre il piazzale davanti all'entrata è stato recintato.
Lo stabile dell'Agenzia delle Entrate è circondato dalle forze dell'ordine. Alcune decine di carabinieri stanno presidiando il piazzale davanti all'entrata degli uffici, in molti con in mano armi di ordinanza e indosso giubbotto antiproiettile. Sul posto anche numerosi funzionari della Questura e si è alzato in volo anche un elicottero dell'Arma.
L'uomo è armato di fucile e ha esploso un paio di colpi al momento della sua irruzione, e si temeva che potesse avere ferito qualcuno. Gli ostaggi rilasciati hanno raccontato che i colpi sono stati esplosi contro il soffitto.
E' un cinquantenne in difficoltà economiche l'uomo che ha assalito l'Agenzia delle Entrate di Romano di Lombardia. L'uomo ha urlato frasi sconnesse dalle quali si è capito che è rimasto senza denaro e minaccia di suicidarsi. Ha chiesto di parlare con i giornalisti per raccontare i suoi problemi, ma sono in corso le trattative con le forze dell'ordine per convincere l'uomo a desistere.
Il sequestratore entrato nella sede delle Agenzia delle Entrate tiene in ostaggio un impiegato. I colpi sparati dall'uomo sarebbero un paio che comunque non hanno causato feriti. Al momento la trattativa con l'uomo è portata avanti dai carabinieri.
L'uomo ha fatto uscire tutte le persone che erano presenti, una dozzina, tranne una. L'assalitore, che è armato di un fucile, dice di voler parlare con la stampa e che solo dopo libererà l'ostaggio. Ha urlato di essere in difficoltà economiche e di volersi togliere la vita.
L'asserragliato ha riferito alle forze dell'ordine che gli hanno parlato di non voler fare del male a nessuno. L'uomo ha minacciato di uccidersi se non verrà accontentato nella sua richiesta di parlare con i giornalisti per raccontare la sua vicenda.
Stando ad alcune testimonianze si sarebbero sentiti degli spari nella sede dell'Agenzia delle Entrate in cui un uomo si è barricato prendendo degli ostaggi.