Il fiume sorvegliato speciale, raggiungerà il livello di 13,5 metri. Chiusi il pronto soccorso e le sale operatorie del Fatebenefratelli. Disagi in città: le vie si riempiono di acqua, bloccata la circolazione, da via dei Prati Fiscali a via Salaria fino a via di Tor di Quinto.
Tutto è pronto per l'attesa ondata di piena del Tevere a Roma. Il sole splende su Roma, non piove da due giorni, ma c'è il rischio di un'alluvione. Il fiume, sorvegliato speciale, mette ora paura perché minaccia di raggiungere il livello massimo di 13 metri. Le acque del Tevere, nel corso dell'onda di piena, non supereranno, secondo le previsioni, i 13,5 metri. Il passaggio della piena - informa una nota della Regione Lazio - ''sarà graduale con una durata anche di diversi giorni, ma in condizioni di sicurezza per quanto riguarda la tenuta idraulica all'interno della città di roma garantita dai muraglioni". La Regione Lazio ha anche attivato un'unità di crisi alla quale spetterà il monitoraggio costante Tevere. La Protezione civile raccomanda ''la massima cautela alla popolazione residente nelle zone prossime ai corsi d'acqua di osservare la massima cautela e prudenza nell'impegnare locali interrati e/o al di sotto del livello stradale che potrebbero risentire dei fenomeni di rigurgito''.
Fuori servizio il pronto soccorso e le sale operatorie dell'ospedale Fatebenefratelli di Roma, che sorge al centro del Tevere, sull'isola Tiberina. "L'acqua alle 7.00 di questa mattina ha superato di 70 cm il livello dell'esondazione del 2010. Un record per gli ultimi 35 anni - afferma Franco Ilardo, responsabile dell'ufficio stampa dell'ospedale
- abbiamo chiuso il pronto soccorso e sono inagibili i reparti di diagnostica con mezzi di contrasto e radioterapia. Nessun allarme e nessun pericolo di evacuazione per i ricoverati - assicura - perché si trovano a un livello superiore a quello della strada. Anche tutte le attività d'assistenza proseguono normalmente". "Siamo però in attesa - prosegue Ilardo - di un possibile picco della piena previsto nel primo pomeriggio. Mentre per rimettere in servizio i reparti allagati serviranno almeno 4 giorni".La preoccupazione cresce soprattutto dopo che, ieri sera, tre barconi si sono staccati dagli ormeggi. Per ancorarli e fermarne la corsa in direzione della foce è servito l’intervento dei sommozzatori dei vigili del fuoco. La Protezione civile, nel frattempo, ha potenziato le postazioni di monitoraggio, da Prima Porta all'Idroscalo di Ostia, per tenere sotto controllo la situazione. L'Anas ha chiuso provvisoriamente lo svincolo di Castel Giubileo del Grande Raccordo Anulare, in carreggiata esterna solamente in direzione Castel Giubileo. Lo svincolo rimane invece aperto in direzione Labaro-Saxa Rubra. II traffico proveniente da Castel Giubileo e diretto sul Grande Raccordo Anulare, in entrambe le direzioni, è invece deviato in loco all'altezza della rampa di immissione sul Grande Raccordo Anulare. E in città le strade si riempiono d'acqua e vengono chiuse al traffico, da via dei Prati Fiscali a via Salaria fino a via di Tor di Quinto. La sede di Invitalia di Via Boccanelli nei pressi di via Salaria a Roma è stata evacuata.Il Tevere ha esondato a Torrita Tiberina, in località Cannaro e a Pantano (Monte Rotondo). A Cannaro sono stati sommersi dall'acqua cinque ettari di terreno coltivato mentre a Pantano sono state invase alcune strade della zona industriale e un canile. Gli animali sono stati trasferiti in zone sicure. Non ci sono feriti. Anche l'Aniene ha esondato questa mattina allagando le zone limitrofe al fiume nell'area in cui si incontra con il Tevere, come riferiscono i vigili del fuoco che stanno monitorando la situazione con squadre di terra e un elicottero. Numerosi circoli sportivi nella zona del Foro Italico sono completamente allagati e inagibili, mentre diversi sottopassi sono sott'acqua. All'alba, il barcone del circolo Canottieri Aniene, già messo in sicurezza all'altezza di Ponte Milvio, non ha resistito alla pressione dell'acqua e si è spezzato in più punti. La Protezione civile di Roma ha deciso l'apertura del centro operativo comunale - Coc a Porta Metronia e ha rafforzato i presidi di vigilanza e pronto intervento sulle tratte di Tevere e Aniene. Secondo quanto rilevato dal centro funzionale dell'ufficio idrografico regionale, alle ore 8.30 i livelli del Tevere hanno raggiunto 12.79 metri nella stazione di Ripetta. Gli storici e prestigiosi circoli sportivi che sorgono sulle sponde del Tevere, a Roma Nord, sono per la maggior parte allagati e inagibili. Caos alla circolazione a Roma Nord. Inevitabili quindi i disagi nella capitale e per i cittadini. L'onda di piena del Tevere nella mattinata ha causato vari allagamenti a Roma. Alcuni canali hanno avuto dei rigurgiti causando fuoriuscite di acqua. Il Tevere ha superato i dodici metri. I tecnici della Protezione civile regionale stanno valutando la situazione e ha potenziato i presidi di monitoraggio nelle zone in cui si sono verificati fenomeni di rigurgito a causa del rialzo idrometrico del fiume: via dei Prati Fiscali, via Salaria all'altezza del numero 1375, il sottopasso di Tor di Quinto in direzione centro e la rampa di accesso alla galleria Giubileo 2000 in direzione Terni sono state chiuse al traffico dalla polizia municipale. Chiusa per allagamento la stazione La Celsa della linea Roma-Viterbo e il servizio è rallentato sull'intera linea ferroviaria. Per allagamento del sottopasso ferroviario in zona Prati Fiscali, le linee 69-92 e 690 in direzione piazzale Clodio percorrono via Conca D'oro-Ponte delle Valli-Olimpica e Circonvallazione Salaria. Deviata la linea bus 200 che non transita in via Flaminia tra Prima Porta e centro Rai. Causa allagamento e impraticabilità strade intera zona Castel Giubileo, linee 302-334 non transitano in zona, deviate Flaminia-Gra-Salaria/Bel Poggio. Deviato il percorso della linea 039: percorso regolare fino a via Flaminia altezza via Valchetta Cartoni prosegue su via Flaminia, via Carlo Emery, Saxa Rubra capolinea. Barconi alla deriva. Oltre ai tre barconi alla deriva, ieri altrettanti galleggianti sono stati spinti dalla violenza dell'acqua e dai tronchi che scendono a valle dalla diga di Corbara, in Umbria. Il primo galleggiante ha rotto gli ormeggi alle 19, seguito da un secondo, entrambi del circolo canottieri Aniene. Uno è affondato disintegrandosi nella sua corsa folle, l'altro è andato a sbattere contro ponte Milvio spaccandosi in due. Un terzo si è disancorato a monte di ponte Milvio, un bestione del ministero degli Esteri, lungo 20 metri e largo 7, che è passato sotto il ponte ed è andato a finire contro la palestra galleggiante dell'università del Foro italico, a lungotevere Capoprati.Allagamenti anche alle porte di Roma. A causa di un allagamento dovuto all'innalzamento del Tevere, alle porte di Roma è provvisoriamente chiuso per allagamento un tratto della strada statale Salaria, dal km 29,300 (incrocio con la strada provinciale 35d) al km 34,100 (innesto con la strada statale 4dir, presso Passo Corese). L'Anas avverte che al momento il transito è consentito solo ai mezzi pesanti, mentre il traffico leggero deviato in loco. Sul posto è presente il personale dell'Anas e della polizia stradale per la gestione della viabilità e per garantire la sicurezza della circolazione.