Si sente parlare spesso, specialmente nell’architettura contemporanea, di rispetto della Natura, di rapporto con il contesto, di integrarsi col paesaggio, e tutti questi concetti diventano inevitabilmente maggiormente necessari quando ci si trova a lavorare in luoghi unici per la propria bellezza naturalistica che si teme di intaccare e rovinare per sempre. Così qualsiasi intervento in luoghi costieri o montani finisce per diventare un processo interiore morale e di devozione nei confronti della Natura. Immaginate dunque la difficoltà di agire in un paesaggio come quello delle Alpi svizzere, dove il tempo sembra essersi fermato.
Lo studio Bureau A ha infatti realizzato un rifugio alpino molto speciale: dimenticate le forme squadrate e il legno pesante tipici dei ripari di montagna, il progetto “Antoine” è un rifugio a forma di masso di roccia che si mimetizza perfettamente nel paesaggio. “Le montagne hanno il potere di evocare sentimenti di fascino e paura allo stesso tempo. La Svizzera ha una forte tradizione nell’osservare le Alpi, che vivono con loro, nascondono al loro interno un mondo infinito. ANTOINE è un omaggio all’esperienza alpinistica e agli scritti di Charles-Ferdinand Ramuz, uno dei più importanti scrittori svizzeri”.
Il piccolo rifugio progettato da Bureau A, pietra inaccessibile all’esterno, nasconde al suo interno un ambiente di calore e legno, abbastanza grande per la vita di un uomo. La struttura in legno dell’interno è ancora a questo masso di roccia realizzato in cemento che ripropone la tipica pietra delle montagne svizzere. Ispirati dalle descrizioni di architettura militare basata su principi di camouflage del filosofo francese Paul Virilio nel 1975, che ha, per lungo tempo, affascinato gli architetti, Antoine continene al suo interno contiene gli elementi architettonici molto essenziali: comino, letto, tavolo, sgabello, finestra. Antoine è un rifugio alpino unico nel suo genere, “un precario «Existenzminimum» in qualche modo sovversivo nel suo uso in cui si può liberamente entrare e nascondersi”.
Il singolare rifugio nella roccia è stato commissionato dall’artista residente Verbier 3d Foundation. Auto-costruito nel villaggio e trasportato ad alta quota, Antoine ha richiesto 6 settimane di costruzione per questa residenza d’artista che può essere considerata una scultura abitata nel paesaggio alpino, opera d’arte per eccellenza della Natura.
fonte: design.fanpage.it