Nel nostro cervello le cellule comunicano fra di loro scambiandosi segnali elettrici. Ma quando una persona entra nella fase di sonno profondo, le regioni superiori del cervello, che durante la veglia sono caratterizzate da un incessante dialogo neurale, perdono apparentemente la propria capacità di comunicare in modo efficace, provocando un’attenuazione della coscienza.
La rivista “Science”, ha pubblicato un esperimento fatto da un gruppo di ricercatori guidati dagli psichiatri Giulio Tononi e Marcello Massimini dell’Università del Wisconsin di Madison. Si è scoperto che la perdita di coscienza durante lo stato di sonno profondo e senza sogni sembra verificarsi quando le differenti regioni della corteccia cerebrale che mediano la percezione, il pensiero e l’azione hanno una disconnessione a livello funzionale.
I ricercatori hanno osservato la disconnessione quando alcuni brevi impulsi di elettricità, generati magneticamente, sono stati diretti verso regioni specifiche del cervello. Gli impulsi hanno stimolato una risposta elettrochimica dalle cellule bersagliate che, se il soggetto era sveglio, si è propagata attraverso il cervello viaggiando lungo network di fibre nervose fino a diverse destinazioni cerebrali.
Se il soggetto era entrato nello stato di sonno profondo, al contrario la stessa risposta si estingueva velocemente e non ha andava oltre le cellule stimolate.
Quando la nostra coscienza si attenua, spiega Tononi: “Il cervello si divide in tante piccole isolette che non parlano fra di loro”.
Una scoperta importante che fornisce il primo indizio diretto su come il cervello alteri lo stato di coscienza durante il sonno.
fonte: lescienze.it