Cosa resterà degli anni '90 nessuno saprebbe dirlo con certezza. Di sicuro, da qualche tempo a questa parte, la narrazione del recente passato si è spostata su quel decennio con maggiore attenzione, se non altro perché le stagioni corrono e noi quasi non ce ne accorgiamo. Se fino a qualche tempo fa erano gli '80 e la discomusic a dettare legge nel panorama della nostalgia e dell'amarcord, oggi serie tv come "1992" e programmi televisivi sui canali tematici tentano di riavvicinarci ad un decennio che qualche anno fa era ancora troppo recente per essere ricordato col magone. Non c'è dubbio che per noi italiani gli anni '90 abbiano consistito soprattutto nella definitiva affermazione della televisione commerciale, con alcuni programmi rivolti ai ragazzi divenuti, che piaccia o no, dei veri e propri cult.
Tra questi non può non meritare una menzione "College", serie televisiva di Italia 1 uscita proprio all'alba del decennio, nel marzo del 1990. L'impostazione del telefilm e alcuni protagonisti dimostrano come "College" fosse figlio dell'esperienza de "I Ragazzi della Terza C", che negli anni precedenti era stata un altro fiore all'occhiello della rete "giovane" di Mediaset. A conferma di ciò anche i nomi dei registi, in particolare uno, che nel decennio successivo avrà ben altra fortuna letteraria: Lorenzo Castellano e Federico Moccia (che de "I Ragazzi della terza C" era d'altronde sceneggiatore). Erano i figli di Castellano e Pipolo, la celebre coppia di registi che aveva diretto celebri commedie italiane come "Grandi Magazzini", "Saint Tropez", "Attila flagello di Dio", i film più noti di Celentano tra cui "Asso", "Il Bisbetico Domato", "Segni Particolari Bellissimo", oltre a "College", il film cui la serie di 14 puntate era ispirata.
fonte: fanpage.it