LA POLEMICA - Sono nati come abbigliamento da palestra, ma ora si indossano in qualsiasi momento della giornata e in qualsiasi situazione sociale: ufficio, casa, scuola, serate mondane. Sono i leggings, incredibilmente comodi e incredibilmente sensuali. Versione moderne dei più classici fuseaux Anni Ottanta. C'è persino un sito dedicato a questo capo d'abbigliamento: Girlsinyogapants, ovvero "ragazze in yoga pants", dove ragazzine e donne di ogni età postano i loro selfie in cui mostrano un lato B perfettamente scolpito.
Poi arriva l'accusa: sono troppo sensuali e nelle mente negli uomini generano “pensieri sporchi”. A sollevare la polemica sui pantaloni aderenti (che, in realtà, pantaloni non sono. Almeno secondo Wikipedia, che li definisce “assimilabili alla biancheria intima”) è la blogger cattolica Veronica Partridge, che in seguito a un suo articolo intitolato “Perché ho scelto di non indossare più i leggins” ha scatenato un dibattito internazionale sull’utilizzo di questo particolare indumento.
“Un giorno mi sono trovata in mezzo a una conversazione sui leggins… Poi, tornata a casa, ho deciso di condividere i miei dubbi con mio marito. Era mai possibile che indossando i leggins generavo pensieri lussuriosi nella mente di altri uomini diversi da mio marito? Ho apprezzato la sua onestà quando mi ha detto: ‘Sì, quando vado in un posto e ci sono donne che indossano questo tipo di pantaloni è difficile non guardare. Cerco di non farlo, ma non è facile.”
Fonte: affaritaliani.it