Una fine estate che sembra già inverno e un bollettino tragico dalle prime battute: un trentaduenne inghiottito dal mare a Stintino, in Sardegna, dopo essere caduto in acqua mentre stava pescando; un traghetto di 50 metri diretto a Sorrento incagliatosi a causa del forte moto ondoso che lo ha spinto verso la costa di Castellammare di Stabia e un sessantatreenne salvato dalla polizia nel Napoletano dopo essere rimasto bloccato con la sua auto in una strada trasformata in fiume dalle copiose piogge. Danni diffusi ed una frana in Campania.
MEDEA COLPISCE IL SUD Le forti precipitazioni e l'abbassamento della temperatura ha interessato particolarmente la Campania e il Mezzogiorno. Il ciclone scandinavo Medea sta ora lasciando il Settentrione e avanza verso il Centro-Sud portando con sè aria più fresca e temporali. Prove tecniche di autunno, in sostanza, con un peggioramento previsto per le prossime 48 ore sul versante tirrenico.
PESCATORE MORTO IN SARDEGNA In Sardegna la passione per la pesca è stata fatale per Giuseppe Usai, annegato dopo essere caduto da una scogliera a Cala Secca, a Stintino, in provincia di Sassari.
CAMPANIA: ALLAGAMENTI E STUDENTI EVACUATI Ingenti i danni in Campania: un traghetto della compagnia Volaviamare si è incagliato nella scogliera affiorante a pochi metri dall'arenile a causa del mare agitato. A bordo sette uomini di equipaggio, che stanno tutti bene. Due compartimenti risultano allagati. La situazione è tenuta sotto controllo dai militari della Capitaneria di Porto accorsi dopo essere stati avvertiti da un cittadino preoccupato dall'anomala vicinanza del traghetto alla riva. Momenti di paura anche nella vicina San Giorgio a Cremano dove un uomo di 63 anni è rimasto intrappolato nella sua auto a causa della forte pioggia: quando la polizia è giunta sul posto si è trovata davanti una Alfa Romeo 156 ferma in mezzo a una strada trasformata in un fiume d'acqua e fango dalle copiose piogge. All'interno il 63enne in gravi difficoltà: l'acqua piovana, penetrata all'interno dell'abitacolo, gli ostacolava la fuga. Dopo un paio di tentativi gli agenti sono riusciti a farlo uscire. Sempre a Castellammare un fiume di fango generato dall'esondazione di un torrente che attraversa il Monte Faito ha invaso la città, provocando disagi e paura nella popolazione nella cui mente è tornato il ricordo dell'inondazione avvenuta quindici anni fa. A scopo precauzionale i bambini di una scuola elementare e materna sono stati evacuati. A causa delle intense precipitazioni è rimasta temporaneamente chiusa al traffico anche la rampa di uscita dello svincolo di Battipaglia, in carreggiata nord, dell'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria. Vento e pioggia hanno reso ancora più difficile la protestai dei due sindacalisti che da ieri occupano a 70 metri d'altezza la riserva d'acqua nello stabilimento Alcoa di Portovesme (Cagliari).
ROMA, POLICLINICO ALLAGATO «Le piogge di oggi pomeriggio hanno determinato allagamenti in alcuni reparti (Dea pediatrico ed Ostetricia e Ginecologia) e confermato, ancora una volta, le criticità e le carenze strutturali del Policlinico Umberto I, peraltro immediatamente segnalate dal nuovo Direttore Generale, Domenico Alessio». È quanto si legge in un comunicato del Policlinico Umberto I di Roma. «Tale situazione Š stata fronteggiata, garantendo comunque la continuit… assistenziale, attraverso l'intervento immediato dei servizi di emergenza interni e della squadra dei vigili del fuoco - prosegue la nota -, che staziona oramai in maniera continuativa, gi… da qualche mese, presso la struttura ospedaliera, per le note carenze strutturali». «È assurdo - dichiara Alessio - che uno scroscio di pioggia possa mettere in difficolt… una grande struttura ospedaliera, quale il Policlinico Umberto I, malgrado i fondi assegnati dalla L. 448/98 alla ristrutturazione dell'intero Complesso da oltre un decennio e ad oggi non ancora resi disponibili, per intollerabili ritardi nelle procedure».
AL NORD, BORA A TRIESTE E NEVE SULLE ALPI Per quanto concerne il Nord, invece, si è registrata vento di Bora a 90 km/h a Trieste, con temperature in picchiata e neve oltre i 1.500 metri sulle Alpi Giulie. Numerosi gli interventi dei vigili del fuoco per allagamenti, smottamenti e finestre divelte. Nel Settentrione d'Italia, però, la situazione dovrebbe migliorare nelle prossime ore, forse rendendo possibile un tentativo di salvataggio per i tre alpinisti bloccati sul versante italiano del massiccio del Monte Bianco. Si tratta di un francese e un italiano stremati dal maltempo: hanno trascorso la seconda notte all'addiaccio sulla Cresta del Reposoir, tra i 3.500 e i 4.100 metri. Alla base del Pilone centrale del Freney è bloccato invece un cecoslovacco, che potrebbe aver trovato riparo al bivacco Eccles (3.850 metri). La notte scorsa la neve è scesa fino a 2.200 metri. Da ieri a scarsa visibilità ha impedito all'elicottero del soccorso alpino valdostano di alzarsi in quota.
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