S
tatisticamente un essere umano medio passa circa 15 minuti al giorno davanti allo specchio o a specchiarsi. Il motivo, ovviamente, è chiaro: migliorare il proprio aspetto fisico per piacere di più a se stessi e, presumibilmente, agli altri.
Il rito dello specchio è molto più, tuttavia, di una semplice abitudine: è proprio davanti queste superfici riflettenti che costruiamo buona parte di ciò che diventerà la percezione di noi stessi e della nostra autostima. Ma lo specchio è un giudice affidabile? Siamo realmente così come ci riflettiamo?
Cinque volte più belli davanti allo specchio, è questo il dato che emerge da una ricerca condotta dall’Università di Boston. Tutta colpa del cervello, che tenderebbe a nascondere i difetti e a migliorare l’immagine che abbiamo di noi stessi. Secondo i ricercatori Usa si tratterebbe di un autoinganno, che nella maggior parte dei casi potrebbe avere effetti benefici sul buon umore e la salute della persone.
Cercando la posizione migliore dinanzi allo specchio, infatti, la persona tenderà a piacersi maggiormente e probabilmente a beneficiare di una buona autostima e percezione di sé. Alla luce di quanto su espresso, dunque, lospecchio non sarebbe un infallibile strumento in grado di riportare la realtà dei fatti, ma solo un veicolo in cui la nostra immagine riflessa viene deviata dal nostro cervello, in base all’umore del momento.fonte: guelchenonsapevi.it