Una ricerca pubblicata sugli Annals of Oncology e diretta da Carlo La Vecchia, epidemiologo dell’Università di Milano, ha dimostrato che nel 2015 saranno di più le donne che moriranno di cancro ai polmoni piuttosto che di cancro al seno. Sono stati presi in esame i 28 paesi dell’Unione Europea, ma i dati emersi non riguarderanno Italia, Francia e Spagna, dove ci sono meno fumatrici anziane o di mezza età rispetto al resto del paese. In particolare, si prevede che ci saranno 90.800 donne che moriranno di cancro ai polmoni, contro 87.500 donne che moriranno di cancro al seno. Il tasso di mortalità femminile per tumore al polmone è cresciuto del 9% dal 2009, contando 14,24 decessi su 100.000 donne, mentre il tasso di mortalità per tumore al seno si è ridotto del 10,2% rispetto al 2009.
Storicamente, le donne hanno cominciato a fumare più tardi degli uomini. Le prime a farlo sono state le britanniche durante le seconda guerra mondiale, mentre nel resto d’Europa è stato con il ’68 che le donne hanno iniziato a diventare “dipendenti” dalle sigarette. Carlo La Vecchia ha dichiarato:
Parliamo delle donne nate negli anni ’50 che hanno oggi compiuto o superato i 60 anni, l’età in cui il cancro ai polmoni si fa più frequente. Le donne non arriveranno mai ai livelli di mortalità maschile per questo tumore, la nostra previsione è che le europee si livelleranno su un tasso di mortalità inferiore a 20 per 100 mila (le americane hanno raggiunto un tasso di 30). Le previsioni, inoltre, dicono che probabilmente bisognerà aspettare almeno fino al 2020 per vedere un’inversione di tendenza, e cioè perché inizi la discesa del tasso di mortalità femminile, già iniziata invece nelle donne americane.
Dall’altro lato, anno dopo anno, sono sempre più in diminuzione i morti per tumori. Nel 2015, si prevede che ci saranno 1.359.100 decessi per cancro nei 28 stati europei, in particolare 766.200 maschi e 592.900 femmine, praticamente 325.000 morti in meno rispetto al 1988, l’anno del picco più elevato di mortalità.