Oggi vive in un alloggio popolare abbellito da un bel veliero in miniatura, che divide con un pastore tedesco di nome Com.
Giovanni Cattaneo ha lo sguardo triste mentre racconta la sua storia, “dei cinesi mi hanno truffato. Mi hanno coinvolto per l’apertura di un ristorante ed io ci ho rimesso la casa”.
Le sue condizioni fisiche sono precarie, ha un pacemaker e cammina con le stampelle, non ha nemmeno il gas per cucinare ed è costretto ad usare un fornelletto elettrico.
On abbandona però la sua aria fiera da capitano anche quando si commuove mentre racconta che la sua traversia legale dura, ormai, da undici anni poiché non ha i soldi per poter trovare un buon avvocato che proponga appello.
Ai mobili del soggiorno sono appese foto dei divi dei suoi tempi che gli fanno compagnia, riportandogli alla mente tanti bei ricordi.
Capitan Giovanni è un uomo triste e solo ma i suoi ricordi lo aiutano ad andare avanti ed il suo sguardo s’illumina quando racconta: “la cosa più bella è stata senza dubbio la parte di Capitan Findus nella pubblicità. La gente mi fermava per strada e ancora adesso mi chiamano così”.
Ora la sua unica speranza è riuscire a portare a termine la causa di risarcimento per poter mettere a posto un po’ la casa e vivere decorosamente il resto della sua vita.