E’ un toccasana per il cuore: bere caffè, infatti, seppur moderatamente e ogni giorno potrebbe aiutare le persone a tenere pulite le arterie, prevenendo in questo modo l’infarto.
LO STUDIO - Questo è quanto emerso da uno studio del Kangbuk Samsung Hospital di Seoul pubblicato sulla rivista scientifica Heart. La ricerca ha coinvolto oltre 25mila lavoratori di
sesso maschile e femminile, sottoposti a regolari controlli sul posto di lavoro.
I RISULTATI - Dai risultati è emerso che chi ha bevuto una quantità moderata di caffè, cioè dalle 3 alle 5 tazze al giorno, ha meno probabilità di presentare i primi segni di malattia cardiaca. “Sono necessarie ulteriori ricerche e verifiche per confermare questi risultati e capire bene quale sia la ragione dell’associazione“, ha commentato Victoria Taylor della British Heart Foundation. Effetti benefici per il cuore arrivano anche dalla sauna. Ma questo non vale per le donne: infatti, a trarre vantaggio dal calore è l’uomo.
LO STUDIO - Questo è quanto stabilisce lo studio dell’University of Eastern Finland pubblicato su ‘Jama Internal Medicine’. Secondo i ricercatori gli uomini che utilizzano frequentemente la sauna, e riescono a resistervi più di 11 minuti, hanno meno rischi di incorrere in eventi cardiovascolari fatali e una mortalità generale più bassa rispetto a chi ama o resiste meno tra il vapore e l’umidità.
L’ASSOCIAZIONE - Lo studio ha analizzato l’associazione tra la sauna e il rischio di morte cardiaca improvvisa e di eventi letali dovuti a cardiopatie congenite (Chd) in un gruppo di 2315 uomini con un’età compresa tra 42 e 60 anni residenti nella Finlandia orientale.
I RISULTATI - Secondo gli scienziati i risultati mostrano che dopo un ‘follow-up’ di quasi 21 anni ci sono stati: 190 morti cardiache improvvise, 281 episodi fatali di cardiopatie congenite, 407 decessi legati a malattie cardiovascolari e 929 decessi dovuti ad altre cause. Ebbene, rispetto agli uomini che hanno dichiarato di aver fatto un sessione di sauna a settimana, il rischio di morte cardiaca improvvisa era del 22% più basso per 2-3 sedute ogni 7 giorni; il 63% più basso per chi aveva fatto da 4 a 7 sessioni di sauna a settimana. Infine, il rischio di decesso dovuto ad una malattia coronarica è stato del 23% inferiore nel primo caso e 48% nel secondo.
EFFETTO CALDO - Per le altre cause di mortalità, inoltre, la sauna ha ridotto il rischio del 24% nei soggetti che l’hanno usata dalle 4 alle 7 volte a settimana, con una sforbiciata del 40% rispetto a chi ha scelto di ‘sudare’ per una sola sessione a settimana. Un dato importante è per quanto tempo si rimane al caldo: rispetto agli uomini che si sono rilassati per meno di 11 minuti, quelli che hanno resistito fino a 19 minuti hanno avuto un rischio di morte cardiaca improvvisa del 7% più basso, mentre chi ha superato i 19 minuti ha totalizzato un -52%.