Il particolare rapporto che ognuno di noi ha con il cibo fin da piccolo è carico di componenti psicologiche ed affettive del tutto personali che possono facilitare o interferire con una sana alimentazione.
Il cibo sa darci piacere, soddisfazione ma anche cautela, timore, rifiuto; queste componenti spesso si alternano e creano ansia nelle persone che possono avere la sensazione di scarso controllo nei confronti del cibo.
Il rapporto con il cibo è l’ espressione di un appetito che non si limita a soddisfare la fame ma coinvolge gli impulsi più istintivi e vitali della vita emotiva.
A chi di noi non è mai successo di associare un gusto a un momento di vita felice oppure triste?
Quante volte introduciamo un alimento spinti da un reale senso di fame? E quante altre invece lo facciamo spinti da pensieri ed emozioni negative? O perché attratti da un piatto invitante?
Questo succede perché c’è uno stretto rapporto tra CIBO ed EMOZIONI.
LA FAME, nasce da un normale meccanismo fisiologico, interno all’ organismo, teso a ridurre lo stato di tensione ed a ripristinare l’ omeostasi. Tuttavia, accanto a questo meccanismo, ce n’è un altro, che, a livello cerebrale, è chiamato circuito dopaminergico e può essere attivato anche alla sola vista del cibo o al pensiero di un cibo a noi particolarmente gradito, sia esso un cibo sano o meno.
Quindi molte persone si ritrovano a mangiare per procurarsi piacere, per calmare uno stato d’ ansia, per trovare un momento di tranquillità tra gli stress quotidiani, per abitudine, per colmare la propria solitudine e il senso di vuoto, per socializzare e stare insieme.
Come uscire da questo circolo vizioso?
ALCUNE TECNICHE PSICOLOGICHE :
Impara a volerti più bene e a coccolarti ogni giorno, ma come?
1- Attività piacevoli e distraenti da fare (passeggiata, bagno caldo, ascoltare musica, shopping, leggere un libro, sport… )
2 – Ogni giorno scrivi su un diario qualcosa di positivo a te stesso/qualcosa di bello che hai fatto
3 – Nei momenti di stress chiediti che emozione stai provando e dai un nome ad essa (tristezza, ansia, paura…)
4 – Nei momenti d’ansia respira con la pancia e non con il torace, magari con una musica rilassante di sottofondo
5 – Scrivi su un diario i tuoi pensieri nei momenti no, per imparare a conoscerli e vedere se prevalgono quelli negativi (es. mangio perché mi sento solo, non riuscirò mai a dimagrire, non valgo nulla, nessuno mi ama ecc). Poi cambiali con pensieri più positivi.
6 – Se hai tanto desiderio di un cibo di a te stesso “Lo mangio dopo” es. trovare un momento della giornata per un bonus alimentare piacevole e distraiti con altre attività
7 – Se intendi perdere qualche chilo poniti obiettivi SMART
SPECIFICO: entro due settimane voglio perdere 2 kg
MISURABILE: controllare peso e centimetri e annotare i progressi (es. ogni due settimane/un mese)
ACTION ORIENTED (ORIENTATO ALL’AZIONE): applicare le tecniche suddette per aumentare la probabilità di perdere peso
REALISTICO: no ad obiettivi impossibili
8 – Mantieni tempi definiti
9 – Non usare la parola dieta e pensa che stai agendo per fare un regalo a te stesso (maggior salute)
10 – Tieni un diario alimentare.