Il motivo? La paura di perdere consensi e rischiare di perdere adesioni. L’introduzione della timeline, il famoso “diario”, che con difficoltà è stato accettato dalla maggioranza degli iscritti, almeno in Italia, la possibilità di utilizzare social network come Twitter, più pratici sugli smatphone, l’ingresso deludente in Borsa, hanno minato le sicurezze del genio Zuckerberg.
Ed ecco che Facebook, prima di rubare altre informazioni personali, così care ai pubblicitari, ha deciso di chiedere cosa può fare direttamente ai titolari di queste “notizie”. Introduzione di nuove sezioni, diverse impostazioni delle pagine e strumenti per gli amministratori, possibilità di utilizzare le informazioni anche su altre piattaforme, mantenere la “Timeline” o tornare al vecchio modello. Gli utenti potranno rispondere a queste domande ed esprimere il loro parere.
Se durante la settimana di elezione di Facebook si raggiungerà il 30%, il risultato sarà vincolante; se la soglia sarà inferiore allora il voto avrà carattere semplicemente consultivo.
Il link per votare si trova digitando nella ricerca del social network Facebook Site Governace.
Il referendum segna l’inizio di un nuovo modo di esprimere la propria opinione, un grande esperimento di democrazia che potrebbe avere conseguenze anche in futuro. La rete potrebbe diventare il nuovo luogo di elezione a tutti i livelli anche politici e sociali