Un equinozio si verifica due volte in un anno quando il sole incrocia il piano dell’equatore terrestre. L’equinozio segna la fine dell’inverno e l’inizio della primavera nell’emisfero settentrionale.
Il termine equinozio deriva dal latino “equi-noctis” e significa notte uguale. Infatti nel periodo dell’equinozio, il giorno e la notte hanno una lunghezza approssimativamente uguale.
Un equinozio avviene ogni anno in due momenti specifici in cui il Sole si presenta all’intersezione tra l’eclittica e l’equatore celeste.
L’equinozio di primavera cade il 20 o 21 marzo di ogni anno. Tale data è molto significativa ai poli. Al polo nord infatti il Sole passa da una notte lunga ben 6 mesi ad un dì lungo 6 mesi.
Al polo sud viceversa: il Sole passa da un dì lungo 6 mesi ad una notte lunga 6 mesi.
Il movimento di rivoluzione della Terra intorno al Sole e l’inclinazione dell’asse terrestre determinano l’alternarsi delle stagioni. Nel corso dell’anno solo due volte il circolo d’illuminazione passa per i Poli e la durata del giorno è uguale a quella della notte in ogni punto della superficie terrestre.
Questa situazione si verifica nei giorni di equinozio. Negli altri giorni un Polo si trova nella zona illuminata mentre l’altro nella zona di oscurità.
I due giorni in cui il circolo di illuminazione che il Sole produce sulla Terra cade alla distanza massima dai Poli vengono denominati solstizi.
Gli equinozi e i solstizi ci permettono di dividere l’anno in quattro stagioni: primavera, estate, autunno e inverno.
Nei due emisferi le stagioni sono invertite.
L’arrivo di questa giornata apre letteralmente le porte alla primavera. Dopo un inverno particolarmente gelido ecco che finalmente un pò di calore non può che far piacere a tutti.