Elsa Fornero dice addio alla politica
L'esperienza politica al governo di Mario Monti è stata la prima e ultima per Elsa Fornero. Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali lo ha ribadito in un'intervista al Messaggero, nella quale non ha mancato di replicare alle continue critiche ricevute durante il suo mandato. In particolare ha definito «una cosa incivile, segno di barbarie» gli attacchi alla sua famiglia. Il riferimento è alla lettera di minacce ricevuta il mese scorso dalla figlia Silvia Deaglio, docente all'Università di Torino. Sicuramente la Fornero è stata uno dei membri dell'esecutivo tecnico più bersagliati in questi 13 mesi. La riforma previdenziale ha fatto molto discutere, il caso degli esodati ancora di più. Sulla questione la professoressa fa un parziale “mea culpa”: «Il mio errore è stato di considerare corretta la prima cifra che parlava di 50mila persone», mentre si tratta «di un fenomeno che si articola nel tempo fin verso il 2020» ma «fino al 2014 abbiamo esteso la salvaguardia e nessuno dovrà restare senza pensione e senza stipendio. Per quelli che verranno dopo in parte è già stata prevista la salvaguardia. Il problema riguarda ancora gli accordi in sede regionale sui quali le regioni stesse non sono state in grado di fornire stime attendibili». La Fornero si dice poi convinta sull'efficacia dell'Agenda Monti. E' «fondamentale» per il rilancio del Paese e, certo, su alcune riforme, a partire dal lavoro e pensioni, si può «intervenire migliorandole, ma senza stravolgimenti». In fondo, ha spiegato Elsa Fornero, il programma del premier uscente non sposa gli interessi di nessun movimento politico «ma mira ad aggregare le persone di buona volontà e le forze politiche interessate a questo programma». E «non fa facili promesse», mentre «in queste settimane qualcuno promette di togliere l'Imu senza indicare come la sostituirà, altri parlano troppo disinvoltamente di patrimoniale» dice con un chiaro riferimento alle uscite mediatiche di Berlusconi. In merito alla Lista Monti dice: «È sempre bene quando qualcuno si impegna per la cosa pubblica con l’obiettivo di servire il Paese». Quindi l'annuncio dell'addio alla politica: «Continuerò a servire il Paese come professore universitario e quindi come dipendente pubblico».
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