Mandorle, prugne, pistacchi e noci. Pensate che la frutta secca e i fuori pasto facciano ingrassare? Vi sbagliate. Secondo le ultime scoperte scientifiche la frutta secca milgiora la qualità della dieta, aumenta il quantitativo di sostanze nutritive e protettive, come vitamine, fibre e minerali, e non incide sull'aumento di peso. Anzi.
Basti pensare che secondo uno studio pubblicato sull’European Journal of Clinical Nutrition mangiare le mandorle, specie in orari distanti da quelli dei pasti, provoca una diminuzione dell’appetito senza portare in dote un aumento di peso.
La ricerca ha preso in esame gli effetti che le mandorle hanno provocato su circa 140 persone adulte a rischio di diabete. Ad una parte del campione è stata data disposizione di non mangiare, per circa un mese, frutta secca di qualsiasi tipo, mentre il resto del gruppo di studio è stato invitate a consumare, giornalmente, 43 grammi di mandorle. Ebbene l'aggiunta alla dieta abituale per 4 settimane di mandorle per 250 calorie al giorno non incide sull'aumento di peso.
Con le mandorle anche le noci. Le persone che mangiano quotidianamente una manciata di noci hanno il 20% in meno di probabilità di morire, rispetto a quelle che non ne consumano. A dirlo è stata una ricerca pubblicata sulla rivista New England Journal of Medicine, in cui si dimostra che un consumo regolare di noci porta ad essere più snelli. La scoperta contrasta con la credenza popolare secondo cui mangiare molte noci potrebbe portare a essere in sovrappeso.
"Il beneficio più evidente - ha spiegato Charles Fuchs, scienziato del Dana-Faber Cancer Institute, fra gli autori della ricerca - è la riduzione del 29% del rischio di morte per malattie cardiache. Inoltre, abbiamo anche riscontrato una riduzione dell'11% del rischio di morire per cancro". Gli scienziati non sono riusciti a determinare quale specifico tipo di noce era più salutare, anche se la riduzione della mortalità era simile sia per le noccioline che per le noci come nocciole, mandorle, noci del Brasile, noci macadamia, noci pecan, anacardi, pistacchi e pinoli.
I benefici sulla salute derivanti dal consumo dei pistacchi sono sottolineati da numerose ricerche promosse dalla American Pistachio Growers, l'associazione che rappresenta membri tra i coltivatori di pistacchio americano e conduce studi scientifici sulle proprietà nutrizionali dell'oro verde della California. In particolare, lo studio Predimed ha analizzato come una manciata di frutta a guscio al giorno (15g di noci, 7,5g di nocciole, e 7,5g di mandorle) riduca del 28 per cento l'incidenza di malattie cardiovascolari (infarto miocardico, ictus e morte cardiovascolare). Monica Bullò ha presentato gli studi preliminari del progetto Epirdem, che ha l'obiettivo di stabilire se una regolare assunzione di pistacchi possa aiutare a ridurre i sintomi della sindrome metabolica e il rischio di diabete di tipo 2.