Per molti bambini è il lavoro che si sogna di fare da grandi, a pari merito con la professione di calciatore. Ma è molto più difficile del dare calci a un pallone e in pochissimi ce la fanno davvero. Stiamo parlando del mestiere di astronauta.
I REQUISITI – Le difficoltà si incontrano prima ancora di iniziare e riguardano il background che devi necessariamente avere, ossia: una laurea scientifica (il diploma non basta!), l’ottima padronanza dell’inglese, un’altezza tra i 153 e i 190
centimetri e, ovviamente, un certificato di abilitazione al volo.
LE SELEZIONI – Se sei in possesso di questi tre prerequisiti fondamentali puoi presentare il modulo per partecipare al bando europeo. All’ultimo hanno risposto ben 8.500 candidati, 1.200 dei quali erano donne. Alla fine ne sono stati selezionati solo sei.
IL TRAINING DI BASE – Quelle sei persone devono poi affrontare 18 mesi di lezioni, prevalentemente fatte a Colonia, al Centro Astronauti dell’Agenzia Spaziale Europea, in cui si insegnano ingegneria, robotica, aeronautica e come vivere nello spazio.
IL TRAINING SPECIFICO – Poi c’è l’addestramento avanzato che dura ben 30 mesi, circa due anni e mezzo, trascorsi in giro per il mondo (una parte negli Usa) e prevede la padronanza dei sistemi della Iss, della Soyuz, aggancio e sgancio dei moduli connessi alla stazione spaziale, uso del braccio robotico, più vari esperimenti da effettuare.
IN ORBITA – Quando l’astronauta ha terminato il suo percorso può finalmente partire in missione nello spazio. Ma neanche lì la vita è una passeggiata. A 420 chilometri di altezza, a bordo della Stazione spaziale internazionale, gli astronauti trascorrono le loro giornate lavorando tantissimo. 11ore al giorno sono dedicate al lavoro; 8,5 al sonno. 2,5 per i pasti e 2 per il tempo libero.
DORMIRE: Si dorme dalle 21.30 alle 6.00 in verticale dentro un sacco a pelo. Nono proprio comodo, vero?
MANGIARE: anche il cibo non è esattamente il massimo: si mangiano alimenti prevalentemente deidratati o irradiati (per motivi di migliore conservazione nel tempo).
FARE SPORT: Per attenuare i problemi conseguenti all’assenza di gravità ogni giorno si fanno due ore di esercizi fisici.
LAVARSI: Come ci si lava? Prevalentemente con delle salviette umide. Quando si ha necessita di fare la doccia, ci si infila in un cilindro che fornisce acqua e poi la aspira.
RELAX: Ogni giorno si hanno circa due ore libere da dedicare a foto, letture, dvd, computer o telefonate con Skype: a bordo, infatti, se non altro c’è internet.
LO STIPENDIO – Una vita decisamente impegnativa fa pensare che la contropartita sia consistente. Eppure, lo stipendio mensile medio all’Esa per un astronauta è di 6.000 euro netti. Non pochi, certo, ma uguali a quelli percepiti da qualunque altro dipendente Esa di pari livello (un ingegnere Esa guadagna quindi quanto un astronauta). Insomma, gli aspiranti astronauti-sognatori sono avvertiti.