Sembrerebbero esserci davvero brutte notizie per i dormiglioni: secondo i ricercatori del Dipartimento di Sanità pubblica e di Primary Care all’Università di Cambridge chi dorme più di 8 ore a notte avrebbe il 46% di possibilità in più di essere colpito da un ictus, rispetto a chi riposa tra le sei e le otto ore.
La notizia si è rapidamente diffusa in rete e ha fatto letteralmente il giro del mondo.
LO STUDIO – Ma dormendo tanto si corre davvero il rischio di avere un ictus? Lo studio, pubblicato su Neurology, in realtà non annovera il sonno prolungato tra le cause ma evidenzia soltanto una correlazione tra le due cose, la cui origine però resta da chiarire: «Non sappiamo se il sonno prolungato sia causa, conseguenza o avvisaglia di cattiva salute – ha spiegato Yue Leng, autore della ricerca –. Serviranno ulteriori ricerche per chiarire questa relazione».
SINTOMO O CAUSA? – Lo studio aveva coinvolto 9.692 persone con età media di 62 anni che non avevano mai avuto un ictus e le aveva seguite per circa nove anni e mezzo. In quell’arco di tempo 346 soggetti avevano subito un ictus e i ricercatori avevano notato che il 46% di loro dormiva in media più di otto ore al giorno.
La presunta connessione individuata dovrà essere adesso approfondita per comprendere se la necessità di dormire più ore rispetto alla media possa davvero essere considerato una causa (o magari un sintomo) di cattiva salute.