Aveva nel corpo una quantità di caffeina equivalente a 23 volte quella contenuta in una tazzina di caffè o in una lattina di soda. Secondo il medico legale Logan Stiner, diciottenne statunitense, morì di aritmia cardiaca causata dall'eccesso di caffeina. Fu il fratello a trovarlo senza vita nella casa di La Grande, a sud ovest di Cleveland (Usa), il 27 maggio del 2014. Il giovane avrebbe conseguito il diploma di scuola superiore dopo pochi giorni e ad averlo ucciso è stato un prodotto (una polvere energetica contenente caffeina) che, secondo i parenti del ragazzo, non avvertiva in maniera adeguata dei pericoli della sostanza.
Evans Stephen, anatomopatologo, ha raccontato alla CBS di non aver "mai visto nulla di simile". I familiari hanno querelato la compagna di classe indicata come colei che aveva fornito a Stiner la sostanza, Amazon, che l'aveva consegnata alla giovane e le aziende facenti capo alla Hard Rhino che hanno prodotto e confezionato il prodotto. Il dottor Stephens ha osservato che "questa è una situazione molto pericolosa e penso che debba essere regolamentata meglio". Un'esortazione, questa dell'anatomopatologo, che la FDA (Food and Drug Administration), agenzia federale che regola la commercializzazione di prodotti e farmaci sul territorio statunitense, aveva fatto già propria da tempo. Nel 2013, infatti, la FDA cominciò un'indagine sui prodotti che contengono caffeina con il proposito di limitarne eventualmente i quantitativi e di regolarne la commercializzazione.
Notizie simili, purtroppo, non sono nuove in stati di lingua anglofona. Sempre nel 2013 un'overdose di caffeina uccise un padre di famiglia nel Regno Unito, mentre a giugno del 2014 lo studente di un college in Georgia (Usa) ha perso la vita per avvelenamento della stessa sostanza eccitante. A dicembre del 2014 l'American Heart Association avvertì che gli energy drink contenenti, tra le varie sostanze, la caffeina rappresentano un rischio per la salute dei bambini. Hard Rhino ha ritirato dal mercato la caffeina in polvere. Amazon, intanto, ha rifiutato di commentare la denuncia.