Domani mattina alle ore 11.11 il nostro sistema solare si troverà allineato con il centro galattico che i Maya chiamavano Hunab Ku, ovvero la Farfalla Cosmica, simbolico riferimento a Sagittarius A, ovvero uno stargate o porta dimensionale, da dove proviene la vita. Moltissimi telegiornali e riviste on-line hanno dedicato ampio spazio a questa fatidica data, esponendo con molta cura le tesi di scienziati e di qualche astronomo che come solito non fanno altro che minimizzare o screditare questo argomento importante. La scienza senza coscienza asserisce che le profezie Maya sono tutte barzellette, una bufala, pur non sapendo che i Maya non avevano profetizzato nulla riguardo la fine del mondo, ma semmai la fine di UN MONDO, il termine di un Ciclo (o Era) e l’inizio di una Nuova Era. Facciamo chiarezza su ciò che accadrà domani.
La civiltà Maya ha dato prova di stupefacenti calcoli astronomici, talmente perfetti che, secondo gli studiosi, il loro celeberrimo calendario risulta addirittura più preciso del nostro, senza contare la perfetta individuazione del movimento del pianeta Venere, dall’orbita eccentrica che non rende agevole il suo calcolo, specie considerando i mezzi alquanto scarni che gli archeologi tradizionalmente attribuiscono a questa antica civiltà.
Il Calendario Maya e’ in effetti una sorta di ruota composta da 3 ingranaggi. Il primo, detta “haab” è suddiviso in 13 mesi e 260 giorni ed è utilizzato come cerimoniale. Ogni giorno ha un significato particolare. La seconda ruota si chiama “tzolkin” e serve a determinare le eclissi e il ciclo di Venere, che dura 180 giorni. Combinando la ruota “haab” e quella “tzolkin”, si crea il calendario circolare di 52 anni. Il Dr.Fosterman ha scoperto che i Maya segnavano il tempo anche con il “Lungo Computo”, che permette di determinare quando avverrà la fine di un mondo, ovvero la fine di un ciclo, ed altre previsioni.
Lungo Computo
Il “Lungo Computo”, parte dalla nascita del regno Maya, 13.0.0.0.0. stabilito dagli studiosi nel giorno 13/8/3114 a.C.. Misura il tempo trascendendo la vita individuale e copre un periodo di circa 5125 anni, fino a quando avverrà la fine. L’unita’ di misura del “Lungo Computo” è il “k’atun” che corrisponde a 20 anni e per ciascuno di essi vi è una profezia. I “k’atun” si ripetono ogni 260 anni. Così il “k’atun 13”, ad esempio, comprende sia l’invasione spagnola del Sudamerica (1576) ma anche l’invasione americana e francese del Nord America. Questo “k’atun” difatti recita: “E’ il tempo del crollo totale, dove ogni cosa è perduta, i governi saranno insensibili agli stranieri”. Il “k’atun 5”, invece, recita: “E’ un tempo di sventure, i sovrani e i sudditi si separeranno, i sovrani saranno perfino impiccati, abbondanza di serpenti, pochi uccelli” e si riferisce al 1855, quando vi fu la guerra civile americana ed “i sovrani trattati duramente” potrebbe riferirsi all’assassinio del Presidente degli Stati Uniti Abramo Lincoln. Nel “k’atun 8” vengono descritti eventi degli anni ‘60, con i disordini sociali relativi ma per i Maya è anche un periodo tremendo, tanto che, nella loro epoca, corrisponde all’abbandono di Chichen Itza. “Tempo di demolizioni e governanti che si combattono e si stabiliscono in altro posto”.
Il ”k’atun 4” inizia nel 1993 e termina nel 2012. In questo periodo, la suprema divinità tornerà sulla terra per annunciare una nuova era. E’ il “k’atun 4” quando torna Kukulkan. Il “Lungo Computo” prevede 5 grandi ere cosmiche di 5125 anni ciascuna: 4 sono già trascorse e ogni era è stata contraddistinta, come inizio, da enormi catastrofi.
Inoltre, ogni 26000 anni il Sole si allinea con il centro della Via Lattea e, nello stesso arco di tempo, la Terra termina il suo giro su se stessa, compiendo quella che comunemente è chiamata “precessione degli equinozi”.
Ma cosa dobbiamo aspettarci allora alla fine della 5° era? L’ultima pagina del “Codice di Dresda” (uno dei 4 Codici Maya sopravvissuti alla devastazione spagnola) mostra l’acqua che distrugge il mondo, una terra nera e il predominio dell’oscurità sulla luce. Se analizziamo queste ultime parole, se nessuno di voi è cieco e sordo, quello che sta succedendo ora nel mondo, nel nostro mondo, riguarda le inondazioni catastrofiche, eruzioni di vulcani, maremoti e terremoti. Beh….allora quì il Codice Dresda dei Maya non si sbagliava affatto.
L’ultima era Maya quindi, come già detto sopra, terminerà il 21.12.2012, alle ore 11:11 am GMT (0.0.0.0.0 del Lungo Computo) quando il solstizio d’inverno coinciderà con l’intersecazione dell’Equatore Galattico, ossia l’Equatore della Via Lattea con l’Eclittica (percorso del Sole).
L’aspetto spirituale dell’Alba della Nuova Era
Quindi, grandi cambiamenti sono in corso. Circolano opinioni circa i cataclismi avvenuti e previsti, che possano essere un modo in cui il Creatore si assicura il Piano di Evoluzione terrestre.
Il profeta giapponese Meishu Sama dice: “…le azioni umane e i discorsi di natura negativa, violenta o distruttiva creano delle nuvole nel regno spirituale che si raccolgono vicino alla loro fonte finché (come la pioggia) non sono finalmente dissipate dalla legge naturale sotto forma di tempo turbolento o di disastri… la terra dovrà affrontare un potente sommovimento, il più grande cataclisma della storia”.
Tutto ciò che è materia è in un continuo cambiamento. Sta alla coscienza dell’Uomo interpretare e riconoscere lo scopo di quel cambiamento, poi l’evoluzione farà il suo corso.
Nel codice di Dresda lasciato dai Maya questi scrivono che ogni 117 rotazioni compiute da Venere, osservati con la sua apparizione sempre nel medesimo punto, il Sole subisce delle alterazioni, per esempio appaiono enormi macchie o eruzioni di vento solare. Ma questo sta già accadendo o sbaglio?
Questi antichi scienziati notarono poi che ogni 5125 anni avvengono alterazioni persino maggiori e quando ciò accade l’uomo deve stare attento perché è presagio di cambiamenti e di distruzione. Per questo dobbiamo vivere la vita e prendere le nostre decisioni in maniera cosciente.
Bisogna aprire gli occhi e comprendere dove può portarci un mondo nel quale tutti incolpano gli altri di quello che succede.
Tutte le profezie Maya cercano di spingere la mente dell’uomo verso un cambiamento giacché l’Universo sta generando tutti questi processi affinché l’umanità si espanda per la Galassia e comprenda così l’integrità fondamentale con tutto ciò che esiste. Per preparare l’umanità a fare questo passo finale, un passo verso il Sesto Sole”.
Il Codice di Dresda è impressionante, se si tiene conto del fatto che le previsioni riportate riguardano eventi astronomici lontanissimi per tempo e luogo. Oltre a questi eventi astronomici, il testo parla dell’eclissi di sole dell’11 agosto del ‘91, sul territorio del Messico, regolarmente avvenuta. Vi è associata un’immagine che rappresenta la morte, seduta su di un trono di ossa, che simboleggia l’era che sta terminando.
Questa immagine, insieme all’eclissi di cui parlano, rappresenta per i Maya un momento di transizione, in cui avviene il passaggio nella nuova era, e la “fine dei cavalieri Giaguaro”, e si narra del prossimo incontro con i “Signori delle Stelle”.