«Ho regalato a mia moglie il nuovo 4S e ho caricato, senza che lei lo sapesse, Find my Friends. Lei mi ha detto che andava a casa di una sua amica nell'East Village. Avevo il sospetto che si vedesse con un ragazzo che vive Uptown. Find a Friends la collocava proprio Uptown: le ho scritto per chiederle dove era e le mi ha risposto che si trovava sulla decima strada», nell'East Village. «Grazie Apple, grazie a tutti. La schermata dell'iPhone» con la sua collocazione «è un tesoro che avrà un importante ruolo quando ci incontreremo fra poche settimane nello studio dell'avvocato. Grazie al cielo è lei quella ricca». Il caso riapre il dibattito sull'ammissibilità di prove 'multimedialì, come la schermata di Find my Friends, in tribunale ma anche di privacy, con i dati e le abitudini di milioni di clienti in possesso di società telefoniche e non, e che hanno un valore di mercato enorme. I dati Gps disponibili con l'iPhone e gli smartphone Android sono oggetto di sospetti da oparte di molti, così come polemiche aveva creato Google Street View.