Un’ottima notizia per tutti i golosi e per quanti non vogliono rinunciare a mantenere la propria linea senza troppi sacrifici: valutando accuratamente la qualità di cioccolato da concedersi, infatti, non solo non si corre alcun rischio di aumentare di peso ma, addirittura, se ne potrebbe uscire con qualche grammo in meno, purché si sia dei consumatori abituali di questo prezioso alimento. Almeno questo è quanto avrebbero messo in evidenza alcuni ricercatori della University of California di San Diego attraverso uno studio pubblicato dalla rivista scientifica Archives of Internal Medicine che ha esaminato i comportamenti alimentari di un campione di 1018 individui di sesso maschile o femminile, di età compresa tra i 20 e gli 85 anni, in buona salute e che non presentavano patologie cardiovascolari o diabete.
L’associazione tra il consumo frequente di cioccolato e l’indice di massa corporea più basso è stato l’oggetto delle indagini degli studiosi i quali, osservando quale dieta seguissero i volontari e quante calorie al giorno assumessero, hanno rilevato come risulterebbero essere mediamente più magri coloro i quali assumono cioccolato più volte nel corso della settimana, rispetto a quelli che solo saltuariamente si concedono questo piacere. I ricercatori hanno fatto notare, inoltre, come tale correlazione rimanga comunque inalterata nel momento in cui si inseriscono altri fattori, come ad esempio la quantità di attività fisica quotidiana, nella valutazione complessiva. Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, insomma, l’importante sarebbe mangiare cioccolato sufficientemente spesso anziché preoccuparsi di prenderne pezzetti sempre più piccoli e sempre più di rado: secondo gli scienziati, nonostante la presenza di calorie, questo «cibo degli dei» conterrebbe ingredienti in grado di favorire la perdita di peso, in particolar modo le catechine, antiossidanti naturali di origine vegetale che aiuterebbero a dimagrire. Già in precedenza, alcuni studi sui roditori avevano dimostrato che la somministrazione per 15 giorni di epicatechina (flavonolo presente nella fondente) aveva migliorato il tono muscolare dei topolini.
Gli effetti benefici del cioccolato fondente sono da diversi anni al centro di molti studi scientifici: a partire da quando, nel XVI secolo, gli stranieri occidentali entrarono per la prima volta in contatto con la bevanda ricavata dai semi di cacao, la fortuna di questo prodotto e l’interesse nei suoi confronti non sono mai andati diminuendo. Anzi, la crescita economica e l’arrivo sul mercato di alcuni Paesi quali la Cina, con il conseguente aumento della richiesta su scala mondiale, sta diventando sempre più una preoccupazione per quanti temono che, a breve, per le coltivazioni di cacao di Ghana e Costa D’Avorio potrebbero esserci dei problemi dovuti ai mutamenti climatici. Essendo un alimento così pregiato e gustoso se ne sono indagati spesso gli aspetti positivi, probabilmente già abbondantemente conosciuti dalle popolazioni precolombiane che ne erano grandi estimatrici; consentendoci così di venire a conoscenza, negli ultimi anni, di alcune tra le innumerevoli virtù di quei semi di colore scuro. Il cioccolato fondente aumenterebbe il desiderio sessuale, sarebbe in grado di influire sull’umore contrastando la depressione, farebbe bene al cuore, limitando addirittura l’insorgere di patologie cardiovascolari, e ridurrebbe la pressione del sangue: come ricordato dai ricercatori, l’essenziale è mangiarlo spesso per non perdere l’esercizio e, certamente, con l’obbligatoria moderazione che non porti ad esagerare. Del resto è sempre bene sottolineare come il cioccolato che fa più bene è quello che non contiene le grosse quantità di zuccheri e grassi che la maggior parte dei prodotti in commercio offre.
fonte: scienze.fanpage.it