Nell’Italia della crisi e della disoccupazione lo scorso anno i posti “scoperti” nelle aziende sono stati 47 mila.
Incredibile ma vero, le imprese che vogliono assumere operai specializzati, informatici, farmacisti, assistenti sociali, cuochi, camionisti, sono rimasti senza personale.
In pratica il 13% della richiesta di personale non ha ricevuto risposte soddisfacenti secondo l’analisi annuale del sistema Excelsior presentata da Unioncamere e Ministero del Lavoro.
Come può succedere una cosa del genere, in un paese dove un giovane su tre è disoccupato?
Innanzitutto la pecca deriva dal fatto che in Italia non esiste una banca dati centralizzata nella quale far incrociare domanda e offerta di lavoro a livello nazionale.
Gianni Bottalico, presidente nazionale dell’Associazione Acli (Associazioni cristiane del Lavoratori italiani) risponde:
“La rete dei servizi per l’impiego è inefficiente e inadeguata, inoltre manca un un sistema di politiche attive: inserimento, reinserimento, formazione, competenze.“ (cit. dal settimanale Nuovo n. 17 del 01/05/2014)
Inoltre, è stato detto in modo forse crudo, la verità è che molti giovani sono davvero choosy, e reputano un impiego non alla loro altezza, e lo rifiutano.
Come fare dunque a trovare un lavoro in tempi di crisi?
Ecco 10 suggerimenti per trovare un’occupazione oggi:
1 Centri per l’impiego
Fate una passeggiata ai centri per l’impiego del vostro comune o agli uffici provinciali del lavoro, oltre ad iscrivervi alle liste di collocamento potreste ricevere utili consigli da chi di lavoro se ne intende
2 Social network
Sapevate che il social network LinkedIn è consultato dal 70% delle imprese italiane? I social network, soprattutto quelli a scopo professionale, ecco un altro strumento per studiare il mercato e mettervi in mostra nel mondo del lavoro. (fonte sett. Nuovo n. 17 del 01/05/2014)
3 Accettate tutto
Non siate “choosy”, soprattutto se in cerca del primo impiego. Lavorare, anche part time, o anche quando studiate, dà la possibilità di ampliare le possibilità e le professionalità.
4 attenzione al corso di studi
Lauree in Psicologia o Scienze della Formazione oggi non rispondono alle esigenze di mercato, afferma Carlo dell’Aringa, docente di economia politica all’Università Cattolica di Milano (cit. dal settimanale Nuovo n. 17 del 01/05/2014).
Puntare dunque non solo alla laurea ma anche su corsi professionali e di formazione e specializzazione potrebbe essere la carta vincente per trovare un lavoro.
Bottalico aggiunge: “La formazione è necessaria, lo provano i Neet, ovvero Not in Education, Employment or training”, i giovani che non lavorano ma non sono neanche introdotti in alcun corso professionale.
Il futuro è qualificazione, a breve non sarà sufficiente laurearsi in medicina, ma verrà richiesta la specializzazione in “chirurgia della mano sinistra” tanto per fare un esempio.
6 Lavorare all’estero
Non precludetevi la strada all’estero, soprattutto se avete meno di 30 anni. Esistono molti siti in rete (Jooble.org, Eures.europa.eu e Carriereinternazionali.com che aiutano a navigare nel panorama straniero e a compilare curriculum adatti allo scopo) adatti a esplorare le possibilità di carriera oltralpe.
7 Curriculum e colloquio
Il curriculum è proprio il bigliettino da visita del potenziale impiegato.
Importante qualche regola per un buon curriculum:
Non fare errori di ortografia
Non barate sulle vostre competenze
Non compilate curriculum troppo lunghi, non si leggerebbero
Usate un testo scorrevole e un carattere leggibile e sobrio
Non usate fogli colorati
Non scopiazzate da curriculum reimpostati che non corrispondono al vostro profilo
Non abbondate in allegati, i corsi di brevetto di nuoto per un impiego in banca non sono necessari, anzi.
Anche il primo colloquio di lavoro è fondamentale per una assunzione: Andate curati nell’aspetto, e mai in ritardo, piuttosto con qualche minuto di anticipo.
Rispondete in modo coerente e reale alle domande poste e altrettanto fate richiedendo informazioni, inoltre date un’impronta di positività al colloquio con il vostro potenziale datore di lavoro.
8 Non pensare solo all’aspetto economico
Mio padre, quando ero appena diplomata mi disse “Si lavora per lavorare”.
Non è un filosofo, e neanche un docente di economia, ma il detto è sacrosanto: l’impiego, non importa quale, mette il giovane nelle condizioni di imparare, qualsiasi cosa egli stia facendo. E dà la possibilità di fare curriculum, e esperienze, fosse anche solo sapere come si risponde al telefono o come si usa una fotocopiatrice in un ufficio.
Ecco perché è importante accettare i lavori indipendentemente dall’aspetto economico, che non è comunque un argomento da sottovalutare.
9 Agevolazioni
Oggi la normativa italiana consente una serie di sgravi ed agevolazioni per tante categorie di lavoratori: dai giovani alle donne, agli invalidi fino agli over 50.
Informatevi di queste, e fatelo presente ad un potenziale datore di lavoro: potrebbe essere una spinta ad assumervi, riuscendo anche ad economizzare sui contributi.
10 buona volontà
Un ultimo consiglio è utile sempre, e per tutti: non vi sfiduciate al primo no che ricevete, e abbiate buona volontà.
I dati lo dimostrano: le aziende cercano lavoratori, e con impegno e volontà uno di questi potreste essere voi.