La via Aurelia è un'antica via consolare iniziata alla metà del III secolo a.C. dal console Gaio Aurelio Cotta per collegare Roma a Cerveteri, poi prolungata fino collegare le nuove colonie militari di Cosa e Pyrgi fondate proprio nel corso del III secolo a.C. sul litorale tirrenico, in seguito alla definitiva sottomissione dell'Etruria.
L'Aurelia (che nella numerazione delle strade statali adottata da parte dell'ANAS ha preso la numerazione di Strada statale 1 Via Aurelia o SS1) collega oggi Roma alla Francia costeggiando il Mar Tirreno ed il Mar Ligure.
Questo tracciato, poi detto via Aurelia Vetus (ancora oggi via Aurelia antica) partiva da Porta San Pancrazio.
Inizialmente portata fino a Vada Volaterrana (Vada), l'Aurelia fu poi prolungata fino alla piazzaforte di Pisa. Qui la viabilità consolare lungo la costa Tirrenica si interrompeva a causa di due componenti fondamentali che ne impedivano la prosecuzione: da una parte, la presenza dell'ampia zona paludosa detta Fossae Papirianae (cfr. Tabula Peutingeriana: Pars IV - Segmentum IV) nell'attuale costa Versiliese (dall'attuale Migliarino Pisano fino a Luni, poco lontano dall'odierna Sarzana); dall'altra, la presenza degli scomodi e bellicosi Apuani, detti anche Liguri Montani o Sengauni.
Tale arteria rimase interrotta a Pisa per secoli, mentre la viabilità verso il ponente ligure e verso Marsiglia (antica Massalia) fu ripresa dall'imperatore Augusto con la via Julia Augusta.
Per meglio collegare la Colonia di Luni con il resto della Liguria, nel 109 a.C. fu dato incarico al censore Emilio Scauro di costruire una strada che aggirasse l'Appennino fino a Vada Sabatia (Vado Ligure) passando per Derthona (Tortona). Tale via prese il nome di via Emilia Scauri.