Luca Barbarossa (Roma, 15 aprile 1961) è un cantautore. Scoperto da Gianni Ravera, per moltissimi anni patron del Festival della Canzone Italiana, che lo fece partecipare al festival di Castrocaro del 1980, firmò il suo primo contratto con la Fonit-Cetra. Come vincitore di Castrocaro partecipò di diritto al Festival di Sanremo 1981 con Roma spogliata, riscuotendo un buon successo e classificandosi a sorpresa al quarto posto. Nello stesso anno uscì il suo primo album, Luca Barbarossa, prodotto da Shel Shapiro, da cui venne tratto il 45 giri ‘Da stasera’, che partecipò alla ‘Mostra Internazionale di Musica Leggera’ di Venezia (meglio conosciuta come ‘Gondola d’Oro’, divenuta poi ‘Vela d’Oro’ quando la manifestazione fu trasferita ad inizio anni’80 a Riva del Garda) senza riscuotere lo stesso successo del singolo precedente. Partì quindi in tournée come spalla di Riccardo Cocciante. Nell’estate del 1982 pubblicò il singolo La strada del sole che non ripeté l’exploit del singolo sanremese e risentì della crisi già in atto alla Fonit-Cetra. Questo portò Luca a firmare con la CBS, che prima di dargli la fiducia per un album intero gli fece pubblicare una serie di 45 giri: ‘Colore’ nel 1984, ‘Vita’ nel 1985 e ‘Via Margutta’ nel 1986; quest’ultima segnò il suo rilancio attraverso il Festival, canzone che ritrae le atmosfere di una delle strade più famose della capitale, celebre per la presenza di numerosi pittori. Tornò quindi al Festival nel 1987 con ‘Come dentro un film’, titolo dell’album che finalmente la CBS pubblicò; pochi mesi dopo vinse ‘Un disco per l’estate’ a Saint Vincent con Roberto, ritratto di un timido adolescente. Nel 1988 la sua popolarità si accrebbe con la sua quarta partecipazione a Sanremo. In extremis decise di presentare, invece di Quartiere, un altro pezzo del suo nuovo lavoro ‘Non tutti gli uomini’: L’amore rubato’ trattava senza remore del tema della violenza sessuale e gli valse il terzo posto dietro a Massimo Ranieri e Toto Cutugno. Fece scalpore una certa crudezza intorno al tema trattato: Luca ricevette in diretta televisiva i complimenti da Franca Rame e Dario Fo che gli inviarono un telegramma. Sempre lo stesso anno rappresentò l’Italia all’Eurofestival con Ti scrivo (Vivo).
Altra canzone di successo fu Yuppies, satira sugli arrivisti della ‘Milano da bere’ di quei tempi. Nel 1989 fu la volta di Al di là del muro, il cui titolo profetico anticipò di pochi mesi l’evento della caduta del muro di Berlino, pur facendo riferimento alle barriere mentali: l’album conteneva anche una canzone dedicata a Nelson Mandela. Eros Ramazzotti scrisse insieme a lui e suonò la chitarra elettrica in Senza panico, canzone su un improbabile esodo apocalittico. Il brano ‘Fine di un amore’ venne anche affidato, nello stesso anno, alla voce di Paola Turci che la incluse nel suo album. Il 1992 lo vide trionfare come vincitore al Festival di Sanremo con ‘Portami a ballare’, brano dedicato a sua madre Annamaria, che superò la concorrenza di Mia Martini, data per favorita con ‘Gli uomini non cambiano’. L’album Cuore d’acciaio lo proiettò ai primi posti delle classifiche. La stessa title track sarebbe dovuta essere la canzone prescelta per il Festival, proposito abbandonato a causa della sua durata che superava il limite consentito dalle regole della manifestazione. Senza amore fu il singolo di quell’estate. Nel 1993 uscì il disco on stage ‘Vivo’ (titolo ispirato alla omonima canzone del 1988). Nel 1994 fu ancora al Festivalbar con ‘Cellai solo te’, canzone sui rapporti di coppia, intrisa di ironia a cominciare dalla grafia del titolo volutamente errata contenuta nell’album ‘Le cose da salvare’, che vede la partecipazione alle chitarre di Francesco De Gregori. Oltre alla cover di Shower the people di James Taylor, l’album conteneva una traccia intitolata ‘Cercautore’, dove Luca invitava gli acquirenti del suo disco a inviare un testo per questo brano dove Luca si limitava a canticchiare la melodia, indicando che avrebbe scelto i testi migliori per proporli durante i suoi concerti. Al Sanremo del 1996 presentò quindi ‘Il ragazzo con la chitarra’, brano di matrice country. In quell’edizione riuscì anche a conferire con Bruce Springsteen, ospite d’onore della prima serata, intavolando una conversazione sui capisaldi del rock statunitense. Fece seguito l’album ‘Sotto lo stesso cielo’ contenente tra le altre ‘Sette candele’ che trattava le persecuzioni razziali verso gli Ebrei durante il fascismo. Nel 1999 pubblicò ‘Musica e parole’ con il singolo Segnali di fumo cantato in duetto con Tina Arena. Nel 2001 fu la volta della sua prima raccolta di successi dal titolo Viaggio di ritorno con i brani inediti Viaggio di ritorno, Zerosei e Nessuno come noi. Nel 2003 fu nuovamente a Sanremo con Fortuna, inserita nel disco omonimo. Nel 2004 e nel 2005 fu tra gli invitati di O’ Scià, la kermesse canora dell’isola di Lampedusa ideata da Claudio Baglioni. I primi giorni di giugno 2007 uscì, dopo 3 anni di silenzio, il singolo Aspettavamo il 2000, anticipazione dell’album distribuito l’anno successivo.
Il 12 settembre 2007 venne alla luce il nuovo sito web ufficiale (www.lucabarbarossa.it). Alla fine di aprile 2008 venne pubblicato l’album Via delle storie infinite, che prende il titolo dall’omonimo brano. Nelle stagioni 2008/2009 e 2009/2010 fu protagonista di uno spettacolo di teatro canzone di grande successo, intitolato ‘Attenti a quei due’ (il titolo è ispirato a quello dell’omonima serie televisiva), con l’attore Neri Marcorè. Nello stesso anno ha cantato nell’album di Claudio Baglioni ‘Q.P.G.A.’, nella canzone ‘Mia libertà’. Dal gennaio 2010 è il conduttore di Radio2 Social Club, un programma di Radio2 trasmesso il sabato e la domenica dalle 11.00 alle 12.30, dallo studio U3 di via Asiago a Roma; in questo programma, ambientato in un immaginario locale dove si chiacchiera, si gioca e si fa musica (in ogni puntata ci sono ospiti musicali e non), Barbarossa è affiancato da Virginia Raffaele e Andrea Perroni. Sposato con Ingrid Salvat, è padre di tre figli, Valerio, Flavio e Margot. Da sempre ha al suo fianco il chitarrista e suo amico Mario Amici. È il capocannoniere della Nazionale cantanti con cui ha segnato 201 goal in 225 partite giocate. Ha scritto la prefazione del libro ‘A est dell’Avana’ di Roberto Goracci (TEA 2007) Il 20 dicembre 2010 viene ufficializzata la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2011 in coppia con Raquel del Rosario con il brano Fino in fondo.
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